Uno squarcio improvviso

CHIUSO

2023

SEMINARIO TEATRALE

Terra sconvolta, carri armati incendiati, cadaveri. Il generale prende tra le braccia un ufficiale morente, lo bacia e, posando lo sguardo su quella devastazione, esclama:
“Come amo tutto questo. Dio mi perdoni, lo amo più della mia vita”.
Chi ha visto il film Patton, generale d’acciaio, ricorderà la scena in cui il generale americano, comandante della Terza Armata nel 1944-1945, ispeziona un campo dopo la battaglia.
Le guerre non nascono semplicemente dal capitalismo industriale, dalla difesa dello stato, dalla mistica tribale nazionalista, dettate unicamente da un imperativo territoriale della nostra eredità animale. No, le guerre testimoniano anche qualcosa di intrinsecamente umano che trascende l’umano, in quanto evocano potenze che sfuggono alla piena comprensione umana, qualcosa che ci penetra e ci riguarda nel profondo.

COSA FAREMO E COME PARTECIPARE:

Come controllare le emozioni e gli istinti più elementari?

Prederemo di petto il tema della guerra, attraverso lo studio dei principi della biomeccanica teatrale, entreremo in un corpo diverso, più consapevole, marziale, estatico, in modo da evidenziare le contraddizioni e le fascinazioni dell’indole umana in questa archetipica dimensione. Porteremo il nostro corpo in tensione, in agguato, in trappola.

Il seminario è aperto a tutte e tutti.
È richiesta disponibilità al gioco, riflessione acuta e abbigliamento da battaglia, completo di accessori*: berretti verdi, stivali alla Wellington, medaglie d’oro, croci di ferro, stellette, spade, daghe, alabarde, frustini, bastoni di bambù, stile Ussaro, Ranger, giubbe rosse, teste di cuoio, uomini rana.
*Sono accolte proposte di abbigliamento a libera interpretazione del gioco.